
"Bologna bella e curiosa". A cura di Luca Orsi e Giancarlo Tonelli, QN-Resto del Carlino. Supplemento gratuito al numero odierno del quotidiano. "Il Rifugio sotto la collina". Come sempre, Grazie al Seminario Arcivescovile di Bologna.
Associazione Amici delle vie d'acqua e dei sotterranei di Bologna
Articolo di Vincenzo Basili. Il Presepe nel rifugio ospedaliero sotterraneo a Bologna. Anche quest’anno in una veste particolarmente suggestiva, si è materializzata la rappresentazione della nascita di Gesù nel Rifugio antiaereo Vittorio Putti. Un presepe allestito all’interno dell’ex cava di arenaria utilizzata a servizio dell’ospedale militare nel Seminario arcivescovile di
Pensieri e parole di Fabio Franci. Loro si autodefiniscono fognaioli ma ad essere precisi sono un gruppo di splendide persone che ispezionano il sottosuolo e quando possono, quando non gli mettono i bastoni fra le ruote, quando non trovano intoppi burocratici, mostrano questo sottosuolo agli esseri umani del soprasuolo facendo uscire rifugi antiaerei, racconti di una Bologna che non c'è più,
Articolo di Gaio Saverio Fabbri. www.all4shooters.com "A partire dal luglio del 1943 Bologna, strategico snodo ferroviario e importante centro industriale è ripetutamente colpita dall’aviazione alleata. La popolazione cerca riparo nei numerosi ricoveri cittadini. Ma solo uno di essi è attrezzato per ospitare i moltissimi militari feriti, reduci dalle varie campagne in cui Mussolini si è
Corriere di Bologna. Articolo e fotografie di Federica Nannetti. "Le prime bombe caddero il 16 luglio 1943 e da lì, fino al 1945, ma le incursioni aeree che seguirono furono centinaia. Già allora Bologna era un fondamentale snodo ferroviario per il rifornimento delle truppe tedesche, ma aveva anche la stazione elettrica in Santa Viola e numerose fabbriche riconvertite dai tedeschi a uso
Dicono di noi. Da Il Resto del Carlino del 30/06/2022. "Fonte Remonda, il retroscena. Restauro, un'idea nata da tempo". "L'idea di restaurare la Fonte Remonda [...] nasce qualche anno fa (1999, n.d.a) da una proposta dell'Associazione Amici delle vie d'acqua e dei sotterranei di Bologna fatta al Rotary Club Bologna Nord, dall'avvocato Antonio de Capoa (presidente dell'associazione e socio
Servizio di Massimo Ricci. Per restaurare e riqualificare l'antica fonte Remonda di via Codivilla, a Bologna, al via una raccolta fondi pubblica, con il sostegno di Comune di Bologna, Rotary Club, Resto del Carlino ed Hera. Fu Bologna Sotterranea, amici delle vie d'acqua la prima a realizzare un progetto per la riqualificazione, assieme a Massimo Brunelli, due anni fa siamo scesi
Articolo di Sabrina Camonchia. Il testo pubblicato oggi su Repubblica Bologna, riporta integralmente la nostra segnalazione (apparsa sulla pagina Facebook degli Amici delle vie d'acqua/Bologna sotterranea qualche giorno fa, https://www.facebook.com/photo?fbid=4882200731893681&set=pcb.4705365649592660) riguardo la cancellazione di alcune "Segnalazioni Distintive" dal corpo sinistro
Dal Telegiornale di oggi, 06/12/2021. Servizio di Massimo Ricci. Per la prima volta a Bologna un presepio allestito in una vera e propria Grotta. È il quello allestito all’interno dell’ex rifugio Putti, presso il Seminario Arcivescovile a Villa Revedin. Il luogo è particolarmente simbolico. Nei secoli passati è già stato luogo di culto.
by BOLOGNABLOG Bologna: Rifugio antiaereo “Vittorio Putti” (Link all'articolo). [....] Il Rifugio antiaereo “Vittorio Putti” fu l’unico esempio, a Bologna, di architettura ospedaliera militare in galleria realizzato durante la Seconda Guerra Mondiale. Costruito a supporto dell’Ospedale Ortopedico omonimo è ancora oggi il solo ricovero cittadino totalmente recuperato e
30 Giugno 2020. Repubblica Bologna. Articolo di Luca Sancini. Unico rimasto tra quelli usati per salvare la popolazione tra il ‘43 e il ‘45 l’allarme è stato spostato nel rifugio di Villa Revedin. Dove suonerà ancora. Le prime bombe su Bologna caddero il 16 luglio del 1943. Poi seguirono due anni di ferro e fuoco con 94 attacchi degli aerei alleati sulla città, fino al 20
Articolo di Nicola Bianchi. Ritrovata sul tetto di un edificio nell’area Staveco, segnalava i bombardamenti su Bologna. "Restaurata, si può visitare nel rifugio Putti" Quel suono freddo, agghiacciante e continuo metteva i brividi. Indicava che bisognava correre al sicuro, scappare velocemente, perché la morte stava piombando dal cielo. Dalle bombe sputate fuori dalla pancia degli aerei.
25/04/2020 La Repubblica. Articolo di Paola Naldi. Fu l’unico rifugio antiaereo a Bologna ad essere dotato di sala operatoria di emergenza e di infermeria, anche se l’illuminazione era scarsa e quasi mancava l’aria. E non metaforicamente, se alle pareti si potevano leggere cartelli del tipo “Silenzio. Qui l’aria è preziosa”, a fianco d’altre scritte che volevano essere di
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