La “grotta” del Ninfeo e la villa Guastavillani

Data di svolgimento: 08-09-2018

Luogo: Ore 09.45 Via degli Scalini 18, Bologna. Navigatore 44.466464, 11.346760

Villa GuastavillaniTurno al completo. Lista di attesa.

Questa la prossima data per visitare il parco, l’esterno del palazzo di Barbiano, la cappellina e la Sala Musiva o Grotta del Ninfeo:

– sabato 08 settembre ore 10.00.

Si prega di arrivare almeno 10 minuti prima dell’inizio della visita e di parcheggiare l’auto sul retro del Palazzo.

Ricordiamo che la data in oggetto potrà essere cancellata dalla Direzione della sede universitaria fino a 72 ore prima nel caso in cui dovessero subentrare iniziative interne per le quali si renderà non più disponibile la struttura.

Nel 1575 il cardinale Filippo Guastavillani, nipote del papa Gregorio XIII, fece costruire sul monte di Barbiano, a Bologna, un palazzo di dimensioni grandiose, tanto che fu spianata la sommità di un colle per fare posto al grande edificio. “Una parte del monte venne sistemata a pianoro, per accogliere il sole dalla parte di mezzogiorno, mentre una loggia a tre fornici era costruita dalla parte di tramontana, cosicché se da un lato si aveva il caldo all’inverno, dall’altro si poteva godere il fresco all’estate”. La villa appartenne alla famiglia Guastavillani per poco più di un secolo fino a quando fu venduta nel 1695, assieme alle terre adiacenti, ai Padri Gesuiti per la “miserabile somma” (Guidicini, 1873) di lire 22.750. Abolito l’ordine dei Gesuiti per volontà di Clemente XIV, i Guastavillani ricorsero a Roma per l’annullamento del contratto e nel 1781 rientrarono in possesso della villa e dei terreni circostanti. L’ultima discendente dei Guastavillani fu Virginia che aveva sposato un nobile di Reggio Emilia, il conte dott. Francesco Cassoli, discendente di una famiglia che risaliva al secolo XII. Dal matrimonio nacquero due figli, Rinaldo e Giulia. Rinaldo morì nel 1918 nel palazzo seicentesco di Reggio Emilia e nel testamento dispose che gli immobili di Reggio Emilia e di Bologna servissero per una fondazione da intitolarsi alla madre ed alla sorella, che già erano mancate, in favore di bambini poveri e bisognosi di cure. Nel 1920 venne costituita l’Opera Pia Cassoli Guastavillani. Passato successivamente al Comune di Bologna, nel 1998 il palazzo è stato acquisito dall’Università di Bologna. La villa, è conosciuta anche come Palazzo di Barbiano. Particolarmente interessante e rara, fra gli interni del palazzo, è la stanza ipogea naturale, una curiosità storica architettonica ancora quasi intatta. “Nella gran sala sotterranea erano un tempo giochi d’acqua deliziosi, alimentati dagli acquedotti che portavano l’acqua raccolta con gallerie sotto il colle attiguo”. Il pavimento era a disegno grottesco a vari vivi colori, le pareti incrostate di pietruzzole colorate framezzate da conchiglie con pregevole disegno dovuto al talento dell’architetto Francesco Guerra.

Costo non soci:

Costo Soci: 

La visita si terrà con un minimo di 20 partecipanti.

Numero massimo partecipanti: 40.

Attrezzatura: scarpe basse, chiuse, con suola di gomma antiscivolo. Niente tacchi, ciabatte o infradito.

Durata: circa due ore.

Prenotazioni: segreteria@amicidelleacque.org / 3475140369, Massimo Brunelli, Bologna sotterranea®

SE NON POTETE ESSERCI DOPO AVERE PRENOTATO, COMUNICATELO.

La prenotazione si ritiene impegnativa.

Come Raggiungerci (dal sito AlmaWeb.Unibo):

In auto –

Da Porta Castiglione si imbocca l’omonima via in direzione sud e in salita. Alla prima curva a destra si abbandona la strada principale, proseguendo diritto e continuando a salire (la strada mantiene il nome di Via Castiglione). Dopo circa 200 metri si imbocca Via degli Scalini, prima strada a sinistra, e la si percorre per circa un chilometro e mezzo, giungendo al numero civico 18. La Villa è riconoscibile dal muro di cinta e da due grandi abeti posti ai lati del cancello di ingresso.

In autobus –

La linea 59 porta direttamente a Villa Guastavillani dal centro della città (Piazza Cavour).
Qui sono disponibili gli orari completi del servizio.