Il Castello di Bentivoglio e il canale Navile

Data di svolgimento: 19-04-2014

Luogo: Ore 10.00, Via Saliceto, 3 Bentivoglio (Bo). Provenendo da Bologna, percorrendo la via di Saliceto ed entrando in paese, il castello si trova sulla destra, all’incrocio con la via Marconi. Il punto di ritrovo è sul retro del castello (vedere pianta in allegato).

Bentivoglio (1)In collaborazione con l’Istituto Ramazzini e il Comune di Bentivoglio.

Ghiotta occasione per ammirare la splendida dimora di Ponte Poledrano e le sue pertinenze, il paese di Bentivoglio che fu sede di attività industriali e artigianali e il canale Navile, che sarà il protagonista del nuovo libro in prossima uscita della Collana Bologna sotterranea® dove tutti i 36 Km verranno svelati nei suoi più reconditi segreti.

Parcheggio: Bentivoglio offre ottimi servizi di sosta. Per la migliore riuscita dell’escursione e l’ottima visione dell’edificio Trecentesco si prega di arrivare a piedi (due passi non uccidono nessuno) e posteggiare nei punti delimitati nella pianta in allegatoGrazie!

Brevi notizie storiche: il castello fu fatto costruire da Giovanni II Bentivoglio fra il 1475 e il 1481 di fianco alla Rocca, quest’ultima fatta costruire nel 1390 dal Comune di Bologna con fini strategici: nel torricino vi erano infatti la campana d’allarme e il braciere per le segnalazioni con Bologna e altri luoghi. Il castello fu adibito da Giovanni II a dimora di svago e di caccia, la Domus Jocunditatis, come si leggeva nella decorazione pittorica della corte, per brevi soggiorni e adatta ai divertimenti della corte bentivolesca. L’edificio è a pianta quadrata, dalle finestre ampie, dal vasto e luminoso cortile, dalle accoglienti stanze con annessi servizi e stalle. I caratteri sono quelli di una tipica costruzione rinascimentale, una dimora di campagna senza le preoccupazioni difensive eccessive, con due ariosi porticati, stanze e corridoi semplici con vivaci decorazioni, purtroppo oggi in maggioranza perdute tranne quelle dei fiordalisi, degli stemmi e dei ghepardi. Un posto a parte hanno la Sala dei Cinque Camini e la Sala del Pane, quest’ultima così definita dallo splendido ciclo di affreschi che la adornano narrando in dieci riquadri la storia della panificazione. Il castello, sotto la proprietà dei Bentivoglio, ospitò personaggi illustri: i duchi di Ferrara Ercole I e Alfonso I, Lucrezia Borgia, il pontefice Giulio II, quest’ultimo ospite l’anno successivo la caduta dei Bentivoglio avvenuta nel 1506. I Bentivoglio riebbero il castello da Leone X, ma il sontuoso edificio non ebbe più l’antico splendore: l’abbandono che ne seguì fu tra le cause del suo rapido deterioramento: l’ala occidentale divenne pericolante per crollare nel XVIII ad opera dei nuovi proprietari, i Pepoli, che ne fecero una villa a tre lati, aperta; sparirono mura e fossati mentre nel castello abitarono soprattutto famiglie bracciantili e le sue stanze ebbero le più impensate destinazioni: magazzini, concerie di pelli, ricoveri per animali. Nel 1889, la nuova proprietà Pizzardi, incaricò Alfonso Rubbiani per il restauro del castello, con l’intenzione di ripristinare l’edifico voluto da Giovanni II: dal 1889 al 1897 il Rubbiani ricostruì l’ala crollata, riedificò la cinta merlata e suddivise le stanze secondo le vecchie piante. Inventò anche numerosi particolari, come il rivellino di accesso e la scala che dal cortile conduce al piano nobile. Il restauro, nonostante l’impegno nella ricerca di documenti dell’epoca, ha restituito un edificio adulterato, di marcata impronta ottocentesca. Nel 1945, a durante la ritirata delle truppe tedesche, la trecentesca torre venne fatta saltare lasciandola mutilata come oggi la vediamo. Oggi l’edificio ospita i laboratori di ricerca dell’Istituto di Ricerca Ramazzini e viene utilizzato per diverse attività culturali organizzate dall’Amministrazione Comunale. (dal sito http://www.comune.bentivoglio.bo.it/)

Costo non soci:

Costo Soci:

La visita si terrà con un minimo di 20 partecipanti.

Numero massimo partecipanti: 50.

Attrezzatura: scarpe comode ed una piccola torcia.

Prenotazioni: segreteria@amicidelleacque.org / 347-5140369, Massimo Brunelli, Bologna sotterranea®

Data la particolarità della visita, la prenotazione si ritiene impegnativa.