Cripta sotterranea SS. Vitale e Agricola in Arena

Data di svolgimento: 15-03-2014

Luogo: Ore 10.00, Via S. Vitale 50, Bologna

Cripta San Vitale 0001La tradizione afferma che in questo luogo sorgesse l’Arena di Bononia dove si svolgevano i ludi gladiatorii e le esecuzioni capitali. Questo edificio religioso sorto in epoca paleocristiana fu una delle prime chiese sotterranee, assieme a quelle di S. Bartolomeo e S. Marco a porta Ravegnana, di S. Silvestro in cantina presso le case dei Foscherari o di altre ancora costruite a ricordo delle catacombe romane. Fu Sant’Ambrogio, arcivescovo di Milano il primo a celebrare la memoria dei due martiri, Vitale e Agricola, nel suo libro “Exhortatio Virginitatis”. Con l’ampliarsi della Città troviamo l’edificio dislocato nel 1032 in Via Salaria e nel 1088 assegnata al Quartiere di Porta Salaria.

Nel 1249 era già parrocchia.

Nel 1303 si costruì una cappella contenente la croce di S. Vitale.

Nel 1318 si eresse il monumento seplocrale con emblema e stemma del Dott. Mondino dei Liuzzi.

Nel 1476 si dipinse la tavola dell’altare con Vergine e Bambino; ai lati S. Benedetto Abate e S. Giuliana.

Nel libro intitolato “Tesoro delle Indulgenze di Bologna” stampato nel 1589, si ricorda che il nostro tempio aveva all’epoca soggette 1046 anime. Con lapide posta nel 1603 si effettuarono restauri, mentre nel 1605 si lasciò una dote annua di lire 120 per una zitella da maritarsi nella chiesa stessa. Per memoria di Giuseppe Guidicini, si raccoglie la notizia di un acquisto che fecero nel 1613 le monache dei detti Santi, un caseggiato il quale, alla clausura del monastero venne unito alla loggia del torresotto. Alla chiesa nel 1622 fu donato il corpo di S. Placido martire, estratto da Roma con facoltà del bolognese Papa Gregorio XV, e nel 1676 quello di S. Lauro martire. Le monache nel 1680 fecero erigere la cappella maggiore e alcune minori, mentre nel 1713 il reverendo don Francesco Martini, curato di S. Vitale, eseguì dei restauri in circostanza della processione generale del Santissimo Sacramento. Nel luglio del 1756 fu terminata la fabbricazione di un lungo ed alto pezzo di muro nella via dè Pellacani e nello stesso anno fu abbellito il muro della clausura medesima. Il Monastero fu poi in parte venduto a G.B. Martinetti e trasformato in abitazione signorile con annesso meraviglioso giardino dotato di grotte, ruscelletti e punti di meditazione e ritrovo. La chiesa per le solennità decennali del SS.Corpo di Cristo, nel 1832 e 1852, fu restaurata come si vede oggi. Il fronte porticato fu eretto eretto in epoche diverse mentre il campanile attuale fu costruito sopra quello più antico. Una delle cappelle fu nel passato chiesa separata e Parrocchia col titolo di S.Maria degli Angioli; di architettura semplice dicesi costruita da Gaspare Nadi ma non se ne hanno molte notizie e si ricorda solo che nel 1505 fu unita alla chiesa presente…

Costo non soci:

Costo Soci:

La visita si terrà con un minimo di 20 partecipanti.

Numero massimo partecipanti: 50.

Attrezzatura: una piccola torcia.

Prenotazioni: segreteria@amicidelleacque.org / 347-5140369, Massimo Brunelli, Bologna sotterranea

La prenotazione si ritiene impegnativa.