Dopo anni (si era tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010 quando abbiamo dato il via in prima assoluta alle iniziative che hanno permesso di ammirare questi manufatti) di esplorazioni e ricerche (sul campo e in archivio), crediamo di fare cosa gradita rendendo noto l’aggiornamento (in data odierna) del censimento realizzato dalla nostra Associazione sui rifugi antiaerei (e affini) di Bologna.
Argomento delicato, che viene sempre esposto nel modo corretto, sentito e vissuto attualmente attraverso visite guidate e libri pubblicati.
Il lungo elenco (direi parziale date le prospettive), realizzato dopo la visione di oltre 30.000 documenti storici, è stato stilato assieme all’amico Gerardo Cacciari, con la supervisione del Dott. Vito Paticchia dell’IBC, assieme al quale è stata realizzata la mostra (e il catalogo) “Memorie sotterranee“.
L’interminabile foglio è composto da dettagliate relazioni tecniche e miriadi di altre informazioni: ad oggi (ricordiamo che i siti indicati sono stati tutti visionati) la situazione è composta da 129 ricoveri pubblici, 702 ricoveri privati, 5 campi di baracche per sfollati, 36 rifugi in galleria, 12 trincee all’aperto rinforzate con legname o più raramente con mattoni, 32 trincee tubolari (le due tipologie di trincee erano spesso una il seguito dell’altra), 16 vasche idriche antincendio, oltre 500 pozzi.
Consigliamo la lettura di “Ricerche sulla Montagnola di Bologna; le fortezze papali, le ghiacciaie, i rifugi antiaerei” per saperne di più, oltre, naturalmente, alla lunga serie di libri sino ad ora recensiti.
Come sempre restiamo a Vostra disposizione.
Massimo Brunelli