Tresigallo – La città metafisica

Nel proseguire il censimento e l’acquisizione fotografica delle torri piezometriche della regione, il nostro girovagare ci porta a Tresigallo.
Situata a metà strada tra Ferrara e le Valli di Comacchio, la cittadina si è presentata nella sua forma migliore, anche complice la bella e tersa giornata.
Assai ben tenuta, silenziosissima (si udiva solo l’acqua della fontana), pulita (niente cartacce, muri senza inutili e indecorosi graffiti, mattoni lindi o al massimo scrostati dal tempo), ordinata, tanto che pare di tornare ad una diversa epoca quando l’orologio aveva sì un altro ordine di misura.
Qui, si viene proiettati in una dimensione sospesa tra geometria e sogno.
Tresigallo, città di ri-fondazione – così l’hanno definita gli studiosi -, vera “città ideale” del XX secolo, nata da uno sogno di Edmondo Rossoni, Ministro dell’Agricoltura e Foreste degli anni Trenta del Novecento, oggi appare una pregiatissima capitale del razionalismo italiano.
C’è una dimensione estraniante e metafisica in Tresigallo, una sorta di calma folle dovuta al fatto che il linguaggio urbanistico e architettonico non ha subìto alterazioni particolari nel tempo.
Nel 2004 la Regione Emilia Romagna inserisce Tresigallo nel prestigioso circuito delle Città d’Arte d’Italia, “dove vengono applicate su scala reale le teorie di scuola tedesca sulla progettazione democratica delle “città nuove” realizzate tra le due guerre; rappresenta una felice quanto assolutamente solitaria esperienza di architettura razionalista italiana; è uno dei pochi esempi rimasti di città di fondazione progettata a tavolino”.
E’, dunque, nella sua interezza, un bene storico e culturale e come tale deve essere rivalutato e difeso.
Tutt’oggi è l’unica Città di Fondazione italiana riconosciuta Città d’Arte.
Come citava Jules Régis Debray (scrittore, giornalista, professore e intellettuale francese) indicando nel Monumento-Traccia (applicato in quel caso ai rifugi antiaereo, come, ad esempio, il “Vittorio Putti” di Bologna) “il valore di cultura, del luogo di memoria e luogo d’identità con una funzione primaria di testimonianza“, anche noi ricordiamo che “l’uso raccomandato è la visita“.
PER CHI VISITA TRESIGALLO AUTONOMAMENTE
  • Si raccomanda di rispettare la quiete delle case (sono tutte abitate).
  • Si raccomanda il massimo silenzio in chiesa e nell’area del cimitero.
    Attenzione:
    Tresigallo non è area museale attrezzata e non tutte le parti dell’insediamento possono essere visitate.
Notizie tratte in parte dal sito: https://www.tresigallolacittametafisica.it/ .