Rifugio antiaereo “Francesco Rizzoli”

Collina; zona fuori porte san Mamolo e Castiglione.

Vanno avanti i lavori di recupero.

Posizionato a non troppa distanza dal ben più grande e famoso “Vittorio Putti” resta una preziosa testimonianza del passato bellico di Bologna da conservare e preservare.

Parte in muratura e parte scavato nell’arenaria è di prossima apertura.

Sarà il secondo sistema di protezione antiaerea totalmente recuperato e visitabile.

Rifugio in piccola galleria in muratura alternata con tratti a vista scavati nell’arenaria.

Capienza circa 50-80 persone.

Non sono state trovate tracce di impianto elettrico.

Diversi i baffi neri tra gli interstizi dei mattoni causati dall’uso prolungato di candele.

Al momento non vi sono notizie sul periodo di costruzione ma sappiamo, in base ad alcune scritte lasciate sul laterizio, che al 22 giugno 1944 (giornata di pesante bombardamento con un lungo elenco di distruzioni) era già operativo.

Dalla disposizione, dall’orientamento, dal grado di finitura, dai documenti ritrovati e consultati, il suo percorso doveva proseguire verso un altro rifugio in galleria posizionato molto più in basso: il numero 7 dedicato a “Mazzoni Corrado”.

Il ricovero 7 per svariati motivi non fu mai terminato (vedere il volume “Aposa segreto”, 2021, Persiani Editore) e la scala interna, totalmente sotterranea così come prevista nel progetto, non venne realizzata.

Ossigenazione buona (20.8 misurata con Altair 4x). Nessuna traccia di Monossido di Carbonio, Ossido Cianidrico o Gas esplosivi.