All’ombra dei 38 gradi centigradi sono iniziati oggi i lavori per il recupero di un nuovo rifugio antiaereo.
Situato in proprietà privata è ancora in buone condizioni.
Di piccole dimensioni poteva ospitare circa 50 persone.
Da ripulire e sistemare.
La struttura è realizzata parte in laterizio in volta e parte scavato nell’arenaria.
Ne conosciamo bene la storia, che si collega quasi visceralmente ad un altro ricovero situato non molto distante.
E’ già stato battezzato, per dargli un proprio riferimento ed una posizione geografica nel tessuto urbano che comprendeva al termine della seconda guerra mondiale 8080 rifugi.
Il pensiero comune è di aprirlo al pubblico, con i dovuti tempi e modi ancora da definire.
A presto!