L’ultimo ululato della sirena antiaerea…. non sarà l’ultimo….

L’ultimo ululato della sirena antiaerea, come citava la Repubblica Bologna nell’articolo del 30 giugno…. non è stato l’ultimo…. ne emetterà molti altri, ma stavolta come suoni di pace.

Vogliamo ringraziare i motoristi Umberto Borroni e Manuel Migliorini appositamente giunti da Rimini per aiutarci nell’impresa.
Un caro saluto all’amico Walter Cortesi che ci ha messi in contatto.

Premettiamo che la sirena dopo lo smontaggio dal tetto del capannone dove si trovava, è stata egregiamente sistemata sia nelle parti di fusione (ghisa) sia nel traliccio metallico che ancora la sostiene. Successivamente è stata posizionata all’interno delle gallerie del rifugio antiaereo “Vittorio Putti”. Il recupero è avvenuto a dieci mani: Demanio, Beni Culturali, Associazione Bologna sotterranea, Seminario Arcivescovile di Bologna (per averne autorizzato la custodia nel grande ricovero) e la Ditta Manzini che ha fornito i potenti mezzi meccanici serviti alla rimozione ed al trasporto del sistema sonoro.

Ore 10.42. Questa mattina l’allarme è tornato in funzione dopo che esso cadde nel dimenticatoio a seguito dell’abbandono dei militari dell’area Staveco. Sono trascorsi ben 29 anni.
Sembrava non ne volesse sapere di far sentire la sua voce, pareva stanca, troppi anni sulle sue spalle ferrose (è nata nel 1937). Così è stata un pochino coccolata, effettuata una profonda diagnosi per accertarsi che godesse di buona salute elettrica, alcune prove di tensione, uno sbuffo di fumo e dopo parecchi tentativi il rantolo metallico iniziale si è trasformato in un grido acuto, potente, in parte lugubre, che ti è entrato dentro come un rombo di tuono, che ti ha trapassato senza mezze misure, che ti ricorda gli orrori della guerra, i bombardamenti su Bologna, le grida della gente.
Ma oggi è tornata a suonare, ed in tempo di pace, tra i boschi del Seminario Arcivescovile, anche se siamo certi che qualcuno l’ha udita dalla via Codivilla o da Piazzale Bacchelli durante le prove tecniche come il collega Claudio Calastri che si trovava proprio all’interno della Staveco per alcuni sondaggi. Ha immediatamente telefonato chiedendo se stavamo “provando” la sirena…. “da quaggiù si sente benissimo“, ha enfatizzato.

Naturalmente la Direzione del Seminario Arcivescovile era a conoscenza delle manovre e i suoni sono perdurati davvero pochi minuti.

Successivamente le accensioni saranno regolamentate in maniera precisa e rigida, ovvero solo in caso di particolari visite guidate, o ricorrenze, o aperture speciali del rifugio antiaereo o, tecnicamente…. per far sgranchire Ariel (così è stata ribattezzata).

A breve potrete udirla…. restate con noi….