Il tema delle flash flood (alluvioni lampo) sui torrenti che scorrono nei territori urbani è diventato particolarmente rilevante per le città, che sono esposte sempre più spesso a piogge improvvise e molto intense. Questo lavoro, nato dalla collaborazione fra diverse aree del Servizio IdroMeteoClima e l’Università di Bologna, indaga il tema del rischio idraulico derivante dalla presenza di corsi d’acqua minori in zone fortemente antropizzate, con particolare riferimento alla città di Bologna e le sue propaggini. La prima fase del lavoro propone un’indagine storica dei nubifragi che hanno colpito la collina bolognese nell’ultimo secolo, realizzata incrociando informazioni provenienti dalla stampa con i dati pluviometrici dell’archivio storico di ARPA-SIMC dal 1900 in poi. Nella seconda parte, tramite l’utilizzo di una avanzata modellistica numerica, è riportata nel dettaglio la potenziale risposta del bacino del torrente Ravone, scelto come bacino campione, a piogge di eccezionale entità ma pur sempre possibili e già verificatesi in passato. Le simulazioni modellistiche sono un importante strumento per valutare se l’attuale configurazione dell’alveo naturale e artificiale sia in grado di smaltire il deflusso proveniente da eventi di pioggia molto intensi. Tutto questo con l’intento di ricordare che eventi intensi di breve durata possono accadere anche sulle nostre colline, anzi nel contesto dell’attuale cambiamento climatico diventeranno probabilmente più frequenti. I rii e torrenti che convergono verso l’area urbana di Bologna, ben visibili nella stampa degli anni ’50 riprodotta sul retro di copertina, anche se per la maggior parte dell’anno presentano uno scarso deflusso.
Il torrente Ravone. Storia e rischio idraulico
4 Marzo 2018