Da diverse settimane è attivo il cantiere della Conserva di Valverde, vero nome del sito popolarmente conosciuto come “Bagni di Mario”, il quale non ha nessuna attinenza con l’uso termale.
Bisognoso da tempo di ripristini conservativi si trova ora sotto l’occhio attento di restauratori e tecnici comunali, che si stanno alacremente industriando per riportare la struttura rinascimentale al suo antico splendore, anche se l’adattamento in parte a rifugio antiaereo durante la seconda Guerra Mondiale e i molti vandali nei periodi successivi hanno modificato in parte l’aspetto interiore. Ma siamo sicuri che il recupero sarà magnifico.
La struttura è impostata su due livelli.
Il livello superiore: scendendo nel sottosuolo incontriamo, oltre ad un vestibolo, una spettacolare sala ottagonale (sovrastata da un’ampia cupola avente stessa forma) dove, nel piano di calpestio, sono scavate otto piccole vasche originariamente destinate a raccogliere l’acqua proveniente da quattro condotti che si inoltrano nella collina di Valverde. Da questi l’acqua usciva depurata mediante un procedimento di decantazione. All’interno del primo cunicolo si segnala la particolarità di un camino di aerazione completamente ricoperto da incrostazioni calcaree secolari. Sempre al livello superiore è presente una seconda piccola camera ottagonale, detta Cisternetta, dotata di una ulteriore vasca di decantazione la quale è collegata, tramite una breve scala, alla sala principale. L’acqua che usciva da questa seconda camera scendeva al livello inferiore tramite un’ apposita tubazione.
Il livello inferiore: tutte le acque provenienti dal livello superiore procedevano all’interno di un cunicolo in mattoni fin nei pressi della chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, dove si univano a quelle del condotto del Remondato (Fonte Remonda) che a sua volta raccoglieva le acque che scaturivano da san Michele in Bosco.