Domenica forzatamente fuori casa (almeno per alcune ore) per 1500 famiglie di Bologna, quasi 3400 cittadini: il 19 marzo sarà rimossa una bomba risalente alla Seconda guerra mondiale (“inesplosa, potenzialmente efficiente e in pessimo stato di conservazione”) che è stata rinvenuta fra via Larga e via dell’Industria. Evacuazione per chi abita nel raggio di 500 metri dal luogo dell’ordigno, che sarà poi fatto esplodere in maniera controllata in zona Casteldebole.
“Tutta la popolazione presente a qualsiasi titolo nella zona di pericolo”, avverte il Comune, dovrà allontanarsi entro le 7.45 e fino al termine delle operazioni. In particolare, non sarà accessibile l’area delimitata dalle vie: Alberto Trauzzi, Alfredo Panzini, del Pilastro, dell’Industria, Edoardo Weber, Enzo Ferrari, Gabriele d’Annunzio, Giovanni Natali, Grazia Deledda, Guido Gozzano, Italo Svevo, Larga, Luigi Pirandello, Scipione Innocenti dai numeri civici qui sotto riportati.
Tre i punti di accoglienza che saranno allestiti per i residenti che ne hanno necessità: dalle 7.30 saranno aperti il centro sociale Pilastro in via Campana, villa Pini al parco Scandellara e il circolo La Fattoria di via Pirandello.
L’Esercito italiano fa sapere che le operazioni di bonifica condotte dal genio ferrovieri cominceranno alle 9:30: la bomba pesa 115 libbre ed è caricata con 26 kg di tritolo, ed è già stata posta in sicurezza dai militari. L’operazione, diretta e coordinata dalla Prefettura di Bologna “sarà complessa e delicata e vedrà il suo svolgimento in due fasi: la prima, prevede la rimozione delle spolette anteriori e posteriori mediante l’impiego di un estrattore meccanico comandato a distanza; la seconda fase, vedrà il brillamento del corpo bomba privo di inneschi presso una cava“.