Da Il giornale della Protezione Civile.
Articolo di Sarah Murru.
Avvisi, documentazione fotografica e servizi Tv.
QUI, il link al servizio di Massimo Ricci per èTv del 22 agosto.
QUI, il link al servizio di Alessia Salvatori per èTv del 23 agosto.
Giornate di riscoperte e aperture al pubblico dei rifugi antiaerei di Bologna da parte degli Amici delle acque/Bologna sotterranea. Luoghi in cui si può ancora respirare la storia e le pene di quei poveri disperati che cercavano riparo dalle bombe alleate.
Torna in primo piano l’ennesimo ritrovamento di un ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale: 100 libbre, ovvero poco più di 45 Kg (piccola, ma comunque devastante, in confronto a quelle più potenti di 2,5 tonnellate sganciate sulla città, i cosiddetti “cookie”, dolcetti, come li definivano “i Liberatori”), che verrà fatta brillare, con tutte le sicurezze del caso, nel greto del fiume Reno presso il Pontelungo, tra i quartieri Borgo Panigale e Reno (Nota dell’Associazione).
Ecco tutte le indicazioni:
EVACUAZIONE NECESSARIA PER OLTRE 4MILA CITTADINI.
“La Danger Zone interesserà un raggio di 500 metri e, per la precisione, l’evacuazione di 4.794 cittadini” ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Bologna, Nadia Monti, oggi in conferenza stampa in Prefettura. Protagonista dell’azione è una bomba di 100 libbre rinvenuta nel greto del fiume Reno presso il Pontelungo in Via Emilia Ponente, a cavallo dei quartieri Borgo Panigale e Reno.
Il brillamento avverrà domenica 23 agosto dalle 9 di mattina e, presumibilmente, per le successive 8 ore. “La cittadinanza, per questo periodo di tempo, non potrà stare in casa per motivi di sicurezza” ha sottolineato l’assessore. “Entro domani avremo una fotografia chiara delle persone che necessitano di assistenza o di trasporto dedicato ed entro il 20 agosto invece distribuiremo di casa in casa l’Ordinanza e una scheda di valutazione per raccogliere bisogni e necessità. Importante che i cittadini facciano attenzione che a consegnare Ordinanza, scheda di valutazione e a dare informazioni ufficiali sia personale della Polizia Municipale in divisa, eventualmente assistito da volontari della Protezione Civile, sempre in divisa”.
Verranno allestiti due centri di accoglienza per la popolazione, uno presso il Centro Sportivo Cavina (via Biancolelli 36, quartiere Borgo Panigale) e uno presso il Centro Sportivo Barca (via Sanzio 6, quartiere Reno), dove verranno distribuiti generi di conforto e acqua. Verrà anche attivato un Presidio Sanitario presso Villa Calvi dove potrà recarsi chi dovesse avere necessità di assistenza. Infine verranno attivati due centralini telefonici, per i rispettivi quartieri, a cui sarà possibile inoltrare domande e richieste di informazioni.
Nelle operazioni verrà coinvolto personale della Polizia di Stato, della Polizia reparto Volo, dei Vigili del fuoco, dell’Esercito, del 118, della Protezione Civile e delle istituzioni regionali e comunali. Per permettere di diminuire il raggio di evacuazione della popolazione – altrimenti stimato in oltre 40mila persone – verranno installate strutture di barricamento intorno all’ordigno bellico, dopodiché verrà fatto brillare. La bomba verrà fatta esplodere in loco perché non è possibile rimuoverla e spostarla senza troppi rischi.
Infine la viabilità nella zona verrà interdetta al transito civile dalle 8.30 della mattina fino al termine delle operazioni. La zona verrà presidiata dalla Polizia Municipale e dai volontari della Protezione Civile. Sono consigliati percorsi alternativi: per chi dovrà recarsi in aeroporto solo la Tangenziale, mentre chi dovrà proseguire lungo la via Emilia verrà deviato lungo viale Togliatti per poi immettersi nuovamente nella via Emilia a monte e a valle della zona interdetta. Riducendo l’area di evacuazione ad un raggio di soli 500 metri è stata evitata la chiusura dell’autostrada e della ferrovia. Cosa che avrebbe causato non pochi disagi dal momento che Bologna è snodo centrale per la viabilità di buona parte del Paese.